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Caterina Sforza

Figlia naturale di Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, e sposa giovanissima di Girolamo Riario, futuro signore di Imola e Forlì, Caterina giunse a Imola per la prima volta il 1° maggio 1477, accolta da grandi festeggiamenti.
Cominciò così, a l’età di soli 14 anni, una lunga carriera politica la cui storia, intrecciata alla leggenda, ci ha tramandato l’immagine di una donna audace e passionale. Nel 1488 venne assassinato Girolamo Riario, dopo un dominio che aveva coinciso con la stagione rinascimentale imolese. Seguirono anni tormentati in cui Caterina resse il potere da sola tra congiure e delitti, passioni e nuovi matrimoni, mantenendo il controllo di Imola e Forlì fino alla resa alle truppe di Cesare Borgia, da cui venne fatta prigioniera.
Figura fra le più affascinanti della storia imolese, è il ritratto della donna rinascimentale volitiva e indipendente, nonché esperta di rimedi medicamentosi e cosmetici che essa stessa preparava e sperimentava.