Page 6 - Iat - Comune di Imola
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Capitale delle 2 ruote
Autodromo,
FAUSTO GRESINI:
“Le mie notti alla Tosa, l’affetto dei tifosi quando vinsi i mondiali e il mio sogno ricorrente: riportare la MotoGp in questa città che ha il motore nel cuore”
Fausto Gresini e, sotto la partenza della Superbike, uno degli appuntamenti clou all’Autodromo
“Ricordo le notti, mi addormentavo sulle balle di paglia vicino alla curva della Tosa. Volevo
il posto migliore, vedere i campioni sfrec- ciarmi davanti. Avevo 10 anni, e non saltavo una gara. Agostini e il Moto Mondiale, le 200 miglia, i quattro tempi... Poi in moto ci sono salito davvero ed è stata un’emozione impa- gabile festeggiare con migliaia di tifosi che si entusiasmavano per i miei successi per poi adombrarsi quando andava male, ma sempre con quel cuore e l’affetto che solo i romagnoli possono dimostrare”. Fausto Gresini di anni oggi ne ha 54, una carriera tutta nelle 125 con due titoli di Campione del Mondo, un presen- te da manager del Team Gresini Racing nella MotoGp. L’Autodromo di Imola è casa sua. “Esordii nel motomondiale al GP delle Nazioni del 1982: che amarezza, dovetti ritirarmi.
Ma poi tutto cambiò: tre vittorie (Austria, Bel- gio, San Marino), quattro pole position e 109 punti conquistati nel 1985, ed ecco il primo titolo Mondiale”. Nel 1987 si parlò di dominio assoluto: 10 vittorie su 11 gare (“mancò solo il Portogallo, messo fuori gara da una foratura mentre ero in testa”), Campione del Mondo con 150 punti. Il suo Racing Team, oggi, lotta in una MotoGP che si annuncia dalle fortis- sime emozioni, ma qui con Gresini parliamo d’altro. Di una città, Imola, con il motore nel Dna, di un Autodromo che ha nella gara della Superbike (8-10 maggio) uno dei suoi fiori all’occhiello, di un sentimento fortissimo che lega questa terra allo sport sulle due ruote. “L’Autodromo è una parte del cuore di Imola, ne esalta l’identità e la passione; è il punto
di approdo degli appassionati e delle fami- glie. É una straordinaria risorsa per la città,
un’opportunità incredibile di fare conoscere e apprezzare Imola e l’Emilia-Romagna nel mondo”. “Da bambino non vedevo l’ora che venisse il giorno delle gare per correre all’Autodromo; non esisteva altro. Da corri- dore, in particolare quando vinci, entri in un’altra dimensione, quasi irreale. Giri per
il mondo, corri, riparti. Ma tornare a casa, tra la mia gente, nel mio Autodromo, era sempre qualcosa di speciale. C’è un’aria diversa qui, che tocca i luoghi - Imola, Misano, il Mugello, la costa romagnola - e le persone, creando personaggi unici quali Agostini, Valentino,
il compianto Simoncelli e tantissimi altri. Senza l’Autodromo, Imola e i suoi campioni non sarebbero diventati quello che sono oggi nel motorismo mondiale. Sono coinvolto di- rettamente come membro del Cda, e mi piace pensare che stiamo al passo con i tempi, sensi- bili all’evoluzione della città e dello sport.
E non solo lo sport della Tv e dei professioni- sti, ma anche quello delle migliaia e migliaia di appassionati dei Moto Club. Con un’atten- zione di riguardo verso chi usa la moto sulla strada tutti i giorni e i giovani, sensibiliz- zandoli alla sicurezza e all’educazione nei comportamenti in strada. Senza dimenticare che l’Autodromo è un importantissimo veicolo di richiamo turistico e una enorme opportu- nità in questo senso. Ho un sogno, ricorrente: che la MotoGp possa, presto, tornare a Imola. Una città che lo merita, della gente che non
ha eguali in quanto a passione, un Autodromo di prim’ordine. E so per certo, perché ci vivo assieme, che anche i piloti non vedono l’ora”.
www.autodromoimola.it
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